Depressione: il trattamento cognitivo comportamentale
Nel mio lavoro come psicoterapeuta, mi trovo spesso ad accompagnare persone che vivono momenti di profonda tristezza, perdita di motivazione e senso di vuoto interiore. Quando queste sensazioni diventano persistenti e pervasivi, possiamo trovarci di fronte a un disturbo depressivo.
La depressione è molto più di un semplice “periodo no”: è una condizione psicologica che può influenzare significativamente la qualità della vita, le relazioni, il lavoro e il benessere generale della persona. Colpisce milioni di persone nel mondo e può assumere forme diverse, più o meno intense. Non è una debolezza, né un segno di fragilità: è una sofferenza reale, che merita ascolto, comprensione e trattamento.

Come riconoscere la depressione
Tra i sintomi più comuni che mi vengono riferiti ci sono:
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tristezza profonda e persistente
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perdita di interesse o piacere per attività che prima erano gratificanti
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difficoltà di concentrazione e memoria
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senso di colpa o inutilità
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stanchezza costante, anche senza sforzi particolari
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alterazioni del sonno (insonnia o ipersonnia)
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cambiamenti nell'appetito
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pensieri negativi ricorrenti, a volte anche con desiderio di non esistere più
Ogni persona vive la depressione in modo unico, ma questi segnali possono rappresentare un campanello d’allarme importante.
Il ruolo della terapia cognitivo comportamentale
Nel mio approccio terapeutico utilizzo la Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC), uno dei trattamenti psicologici più efficaci e scientificamente provati per la cura della depressione. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che, anche da sola, la TCC può portare a un miglioramento significativo dei sintomi depressivi, sia nei casi lievi che moderati e, in molti casi, anche in quelli più gravi.
Questa forma di terapia parte da un presupposto fondamentale: i pensieri influenzano le emozioni e i comportamenti. Quando siamo depressi, tendiamo ad avere pensieri automatici negativi su noi stessi, sugli altri e sul futuro. “Non valgo niente”, “Nessuno mi capisce”, “Non cambierà mai nulla” sono solo alcuni esempi. Questi pensieri rinforzano la sofferenza e mantengono la persona in uno stato di passività e rinuncia.
Durante la terapia, mediante l'utilizzo di tecniche specifiche, aiuto la persona a riconoscere questi pensieri, a metterli in discussione e a sostituirli con interpretazioni più realistiche, flessibili e funzionali. Non si tratta di “pensare positivo”, ma di imparare a guardare la realtà in modo più equilibrato.
Lavorare sul comportamento per uscire dalla depressione
Accanto al lavoro sui pensieri, uno degli aspetti centrali della terapia è l’intervento sul comportamento. Quando siamo depressi, tendiamo a ritirarci, evitare situazioni, interrompere attività che potrebbero darci piacere o soddisfazione. Questo crea un circolo vizioso che rafforza la sofferenza.
Attraverso tecniche specifiche, accompagno la persona a riprendere in mano la propria vita. Ogni piccolo passo in avanti diventa un mattoncino nella ricostruzione del proprio benessere.
Un percorso su misura
Ogni percorso è personalizzato: insieme esploriamo la storia della persona, i fattori che hanno contribuito all’insorgenza del disturbo e le risorse disponibili per affrontarlo. L’obiettivo non è solo uscire dalla crisi, ma anche sviluppare strumenti che possano essere utili nel tempo per prevenire ricadute e affrontare nuove sfide con maggiore consapevolezza.
Quando chiedere aiuto diventa forza
Affrontare la depressione richiede coraggio, ma è possibile uscirne. La psicoterapia offre uno spazio protetto dove non ci si sente soli nella propria sofferenza, dove ogni emozione ha diritto di esistere e dove, passo dopo passo, si può imparare a guardare nuovamente alla vita con fiducia.
Ricevo su appuntamento presso il mio studio di Psicologia e Psicoterapia a Padova, dove metto a disposizione esperienza, ascolto e competenze per accompagnarti nel tuo percorso di cura e rinascita.